Padre nostro, che sei in terra

Un Papa, un Padre.

Sbaglia chi pensa che Francesco fosse da solo a salire quei gradini.
Forse non c’erano tutti i fotografi di rito, le migliaia di fedeli in piazza o la maggior parte della security, ma sicuramente no, Francesco non era da solo.

Portava con sé tutti gli uomini del mondo uniti in una silenziosa processione dolorosa, piena di paura, svuotata di forza.

Una nuova Via Crucis, solitaria nel tempo delle folle, isolata nella vicinanza digitale.

Dovevamo fermarci. Perché solo così potevamo capire pienamente il suo gesto.
Il gesto del Papa.
Il Padre di tutti.

Non è importante se serva, è più importante servire.

Una risposta a “Padre nostro, che sei in terra”

  1. Devo essere qui adesso.,
    In questa città dove la guerra…
    La riserva di forza si è prosciugata quasi tutta,
    Quello che mi è stato dato dal Signore.

    Devo salvare i bambini.,
    Dalle mine e dai missili nazisti,
    In modo che possano continuare a crescere,
    Dove non c’è male.

    Paura di essere nel mirino del nemico,
    Ricordo la mia famiglia…
    E rimproverarmi di essere debole,
    E diventa difficile per me.

    Ma al petto premendo la croce,
    Dietro la schiena sentì un colpo,
    Dopotutto, c’è sempre speranza,
    E il Signore darà ancora forza.

    Qui è vicino il mio obiettivo,
    Bene, lascia che sia debole ora,
    Prego dicendomi: credi!
    E l’ora vincente verrà

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