Pieni di ammezzati

Secondo un articolo del Sole 24 Ore e’ di circa 1 miliardo di euro l’importo delle bollette elettriche non pagate dagli Italiani. Per far fronte a questo ammanco l’Autorita’ dell’energia, su ricorso del Tar e del Consiglio di Stato, ha stabilito che saranno gli onesti consumatori a pagare per gli evasori.
In sostanza, 200 milioni arretrati di oneri generalisaranno posti a carico di chi paga le bollette con regolarita’.
Lo stesso meccanismo d’altronde era gia’ stato usato per il canone Rai: se qualcuno non pagava, il povero (calza a pennello) contribuente doveva sorbirsi un aumento per controbilanciare la perdita in bilancio.
Ma al bilancio delle famiglie, chi guarda?
Ci samo abituati ad essere il Paese con una fra le tassazioni piu’ alte al mondo, possiamo fregiarci anche del titolo di record interno di evasione, ma c’e’ un indice che misura il livello di salute delle famiglie italiane?
Il cittadino medio, gia’ abbastanza vessato dai contributi che deve versare all’erario, adesso deve pure accollarsi i costi di chi non paga. Domanda lecita: <<ma se io mi comporto bene perche’ devo essere penalizzato, mentre chi infrange le regole (che molto spesso sta anche meglio di me) non viene punito?>>. Giusta osservazione.
Il fatto e’ che in Italia ormai si e’ venuta a creare una polarizzazione sociale per cui agli estremi della scala (poveri e ricchi) sono concessi vantaggi, mentre chi si trova nel mezzo della matassa non gode di alcun beneficio. I primi godono infatti di agevolazioni e sgravi che permettono loro di sopravvivere nel quotidiano, mentre i secondi (condizione economica a parte) riescono ad ottenere un quadro di accorgimenti virtuosi che gli permette di accumulare sempre di piu’.
Insomma, per l’Italiano medio non c’e’ scampo. E come cantava qualcuno, “non togliermi il pallone e non ti disturbo piu’, sono l’italiano medio nel blu dipinto di blu”.
<<Ragioniere che fa, batti?>>

Ricevuta senza ritorno

In provincia di Vicenza, un postino ha nascosto per 8 anni parte della corrispondenza che avrebbe dovuto consegnare. E’ riuscito ad accumulare ben 573 chilogrammi di posta arretrata, stipandola nel garage di casa sua. Fra il materiale inevaso c’erano bollette, multe, comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, ma anche pubblicita’ per le elezioni regionali del 2010, volumi di Pagine Bianche e chissa’ quanti altri plichi e lettere varie.
E’ difficile immaginare come abbia potuto farlo senza che la moglie se ne accorgesse – Amore, scendo a prendere delle conserve – e lui – no cara, vado io, anche oggi – oppure il posto dove mettere tutte quelle cianfrusaglie: mensole, scaffali, o probabilmente buttate tutte per terra.
Magari non sara’ sposato, o magari al posto di un garage per una 4×4 avra’ un superattico al seminterrato.
Fatto sta che, grazie a questo portalettere, molta gente non avra’ pagato le bollette, cosi’ come tanti altri non avranno potuto riempire le casse comunali con le multe, per non parlare degli evasori – legittimin- del Canone Rai.
Vuoi vedere che alla fine qualcuno lo ringraziera’ anche? Senza bolletta della luce infatti ottieni anche il diritto a non pagare il Canone, realizzando una combo desiderata da molti.
Il problema pero’ e’ che ci sono anche casi in cui una mancata comunicazione puo’ costare caro, come una lettera di convocazione o una missiva di un possibile datore di lavoro.
Che si fa in questi casi? Si va di reclamo? Buona idea, a patto che il ricorso non venga smarrito o la raccomandata custodita nel garage di un altro postino.
Nel caso, bastano solo 8 anni per scoprirlo.
Posta celere.