Il gusto dell’ombrello

Le Ombrelline, le storiche ragazze sulla griglia di partenza prima dei Gran Premi di Formula Uno, perderanno il loro posto di lavoro a partire dalla prossima stagione.
Gli organizzatori della gara, infatti, hanno ritenuto che “queste abitudini sono in risonanza con i nostri valori e in contrasto con le norme della societa’ d’oggi”.
In effetti, avete mai visto ragazze in minigonna con un ombrello in mano, oppure intente a farsi riprendere davanti a una telecamera sorridendo allegramente?
Saranno pazzi questi di Striscia la notizia a mostrare in prima serata due giovani ballerine durante gli stacchetti, allora. La verita’ e’ che, invece di coprirsi di un velo di ipocrisia, a volte e’ meglio scoprirsi in sincerita’ e non perdere di vista chi si ha di fronte.
Il pubblico non e’ un asettico ricettore di parole, ma un soggetto dotato di giudizio. Non sempre magari, ma a volte sì.
E’ per questo che nessuno si aspettera’ pubblicita’ di gioielli con testimonial Belen in dolcevita, ne’ star di Instagram col piumino sulla spiaggia. Neanche in inverno. Perche’ la societa’ di oggi e’ in contrasto con la moderazione e va a braccetto con l’apparenza.
Sarebbe stato piu’ onesto giustificare la decisione di togliere gli ombrelli, con annesse addette, motivandola con la paura che qualcuno potesse molestarle alla velocita’ di un pit-stop.
Perche’, di questi tempi, e’ questa la societa’ con cui presumibilmente si voleva essere in contrasto. Ma, per fortuna, questa e’ solo una piccola parte, da non confondere con il tutto.
Nascondersi dietro un manico di legno puo’ rivelarsi una finta copertura. Specie se non piove. Specie se non c’e’ nessuno che lo tiene.
Potrebbe anche essere interpretato come un nuvolone pronto a scoppiare. E in quel caso non c’e’ ombrello che ripari abbastanza.