Balocchi confezionati

Siamo il Paese dei balocchi, dove tutti si indignano per il costo dei sacchetti per la frutta e la verdura (incidenza media a famiglia tra i 10 e i 15 euro l’anno) e nessuno grida alla protesta per i rincari di luce e gas (incidenza media a famiglia tra i 75 e gli 80 euro l’anno).
L’importante e’ che si trovi un argomento su cui blaterare, in malafede, in ignoranza o perfino sapendo di fare disinformazione, ma basta non occuparsi seriamente delle cose piu’ gravi.
E’ cosi’ che un vigile urbano di Acquaviva, Puglia, abbia potuto permettersi di lanciare un petardo a un disabile scampando alla critica social, impegnatissima a disquisire del grave danno comportato da quei centesimi per sacchetto (1, 2, 3, amica di Renzi, complotto ecc).
L’onda malinconica seguita alla morte di Ciro l’Immortale diventa lo status symbol di una coscienza collettiva che si immedesima piu’ con l’assassino che con l’assassinato. Anche se nella vita giochiamo ruoli opposti.
Cosi’ non si guarda piu’ alla realta’ per migliorarla, ma si finisce col giudicare tutto e tutti perdendo di vista il fulcro dei problemi. Che ovviamente diventano i sacchetti.
Dimenticandosi peraltro di elogiare anche il poco di buono che c’e’, che a pesarlo bene (senza involucri da pagare, tranquilli) poi non e’ cosi’ poco. Cio’ che non va fa piu’ rumore di cio’ che conta: per esempio, nessuno gioisce perche’ questi famosi sacchetti aiutano a proteggere il nostro ecosistema dalle fibre residuali in plastica che ormai beviamo in ogni dove. Ma tanto, quelle mica ci costano cosi’ poco.
Siamo tra i primi in Europa a cercare di ridurre il problema e ci lamentiamo pure.
Abbiamo professionalizzato il pessimismo, ne abbiamo fatto pratica quotidiana e adesso non siamo piu’ capaci di vedere altrimenti da come vediamo una serie tv, cioe’ a dire come spettatori non paganti per cui tutto e’ concesso e nulla e’ dovuto. Neanche 1 centesimo.
Il problema vero e’ che il Paese dei balocchi era una favola; l’Italia una realta’.
Ma questi siamo, e probabilmente questi meritiamo di essere.
Basta avere un po’ di fiducia, e anche se le cose non cambieranno, almeno gli faremo opposizione.
Che tanto fa sempre piu’ rumore rispetto a chi costruisce.
Ricorda qualcuno?