Sogni in saldo

Una ragazza italiana di 18 anni ha messo all’asta la propria verginita’ su un sito di escort inglese.
Finora, l’offerta piu’alta recapitata e’ pari a 1 milione di euro.
Il motivo della scelta di Nicole (il nome fittizio che si e’ data per mantenere l’anonimato) e’ quello di ottenere la somma necessaria per realizzare il suo sogno, e cioe’ poter studiare all’Universita’ di Cambdrige, oltre ad aiutare economicamente la sua famiglia e comprare una casa ai genitori.
In molti hanno gia’ attaccato la giovane, accusandola di s-vendere il suo corpo e di realizzare una forma di prostituzione velata da nobili scopi.
10 anni fa, anche Raffaella Fico aveva deciso di fare la stessa scelta, per “comprare una casa a Roma e pagare un corso di recitazione”, e anche quella volta si alzo’ un polverone mediatico, specialmente a seguito della sua notorieta’.
A prescindere dalle motivazioni che spingono a prendere questo tipo di decisioni, fatto sta che ci sono ragazzi e ragazze che, pur di raggiungere il proprio obiettivo nella vita, sono disposti a fare qualunque tipo di sacrificio.
E non esiste una scala gerarchica che indichi cosa e’ meglio/peggio fare: perche’ lavorare 16 ore al giorno dovrebbe essere piu’ degno di vendere la propria verginita’? O perche’ dovrebbe esserlo venire pagati al di sotto di ogni soglia ragionevole, dopo aver speso ore dietro un articolo o una consegna?
La storia si puo’ leggere continuamente da piu’ parti. Ma noi scegliamo sempre quella della (finta) morale, come conduzione dei nostri giudizi.
Certo, ci sono valori da preservare, ma spetta a una scelta personale decidere a cosa si e’ capaci di rinunciare. Conseguenze annesse.
Non e’ triste chi ha ambizioni elevate ed e’ disposto a fare sacrifici pur di realizzarle. O comunque non e’ piu’ triste di vedere un sogno infrangersi, o un giovane spento nei desideri.
Invece di scaraventare giudizi, proviamo a rovesciare le condizioni che portano a piegarsi (in tutti i sensi) pur di diventare qualcuno o qualsiasi cosa.
Sarebbe l’offerta migliore da fare ai sognatori. Tutti.

PS: la stessa ragazza ha ammesso, qualche giorno dopo, che si e’ trattato solo di una provocazione, che e’ figlia unica e che non ha alcuna intenzione di intraprendere studi economici. Ora non sa come uscirne. Forse sarebbe stato meglio non entrarci nemmeno.

Chiedo scusa anche io per avere, seppure inconsapevolmente, cavalcato una falsa notizia.